il Marchio torinese Testadoro, Casa costruttrice di automobili attiva a Torino dal 1946 al 1949, quando le vetture venivano realizzate nelle botteghe sotto le sapienti mani degli artigiani, è pronto a rinascere. Il fondatore Giorgio Giusti chiuse Testadoro nel 1949 dopo la tragica morte del suo socio Arnaldo Roselli in un incidente automobilistico e da allora il Marchio è rimasto inattivo per quasi 70 anni. Il nome Testadoro è stato utilizzato per la prima volta su una speciale testata per motori (originariamente Fiat 508 “Balilla”) progettata dall’ingegnere Arnaldo Roselli alla fine degli anni ’30. Il termine Testadoro venne coniato in conseguenza del caratteristico colore della testata stessa, fusa originariamente in bronzo. In seguito all’incontro con l’imprenditore torinese Giorgio Giusti, la testata venne prodotta anche per la più popolare Fiat 500 detta “Topolino”, il che consentì ai produttori una maggiore diffusione del prodotto e ai possessori dell’utilitaria un aumento della potenza, unito, secondo la pubblicità dell’epoca, ad una diminuzione dei consumi. Appassionato di auto, soprattutto di corse, Giusti pensò di pubblicizzare la sua testata costruendo e portando in pista delle vetture da competizione. Nella sua breve carriera di azienda costruttrice, la cui ragione sociale era “Casa dell’Auto” di Giorgio Giusti, con sede a Torino, produsse nove vetture da corsa con il marchio Testadoro. Nel 2017 l’artista di Cumiana (TO) Dario Pasqualini decide di avviare le pratiche per l’acquisizione al fine di riportare in vita l’arte “da boita” torinese. Nel 2019 rileva e registra il brand Testadoro dando così vita alla rinascita. La prima opera della rinata Testadoro a firma Pasqualini viene realizzata durante la pandemia nel buio di una officina di battilastra (boita) alle porte di Torino. In occasione del 75° anniversario della fondazione del Marchio, Pasqualini ha deciso di terminare un progetto lasciato incompiuto dal 1951, una barchetta progettata per la classe 1100 Sport Internazionale, dotata di un motore originale Fiat 1100 B profondamente modificato secondo le specifiche Testadoro. La Testadoro Barchetta 1951 è un omaggio allo spirito delle vetture Sport prodotte a cavallo degli anni ’50 e soprattutto ai loro creatori; un nuovo modello basato su un progetto esistente, che riporta in auge la storia motoristica artigianale torinese. Il debutto della “nuova” Testadoro è avvenuto alla 26ª edizione della Vernasca Silver Flag, dove Pasqualini è stato accompagnato alla guida dall’ex pilota Juergen Barth.