È stato presentato ieri al Goodwood Festival of Speed il pick-up Grenadier Quartermaster, il secondo modello prodotto da Ineos Automotive. La versione Double Cab Pick-Up unisce tutte le caratteristiche del Grenadier Station Wagon con una maggiore versatilità di carico. Pur condividendo gran parte dell’architettura e dei componenti con la variante SW, il robusto e rigido telaio a longheroni a sezione scatolata del Quartermaster è più lungo di 305 mm. Questo spazio aggiuntivo offre un vano di carico più ampio e versatile, con una lunghezza di 1.564 mm e una larghezza di 1.619, sufficiente per trasportare un europallet standard da 1.200 x 800 mm. Grenadier Quartermaster offre prestazioni in fuoristrada eccellenti grazie a un’altezza da terra di 264 mm, una profondità di guado di 800 mm e angoli di attacco, dosso e uscita che nessun altro pick-up di serie è in grado di raggiungere. È azionato da motori benzina e Diesel BMW sei cilindri in linea da 3,0 litri turbo e adotta una trasmissione automatica ZF a otto rapporti. Gli ordini in Italia apriranno il 1° agosto. Debutto a Goodwood anche per il Grenadier FCEV dimostrativo a idrogeno; identico al modello di serie tranne per una protuberanza nel cofano studiata per accogliere la cella a combustibile più alta del motore tradizionale. Sporgenza che tuttavia non sarà presente nel modello di serie. Il 4X4 a zero emissioni utilizza il più recente propulsore fuel cell del gruppo BMW, considerato il più evoluto e potente del settore. Le unità di azionamento elettriche trasmettono la coppia alle ruote posteriori tramite torque vectoring per un controllo e una manovrabilità eccellenti in tutte le condizioni, fuoristrada compreso. Lynn Calder, CEO di Ineos, ha dichiarato: «Il Grenadier dimostrativo alimentato a idrogeno, unitamente al modello 100% elettrico previsto per il 2026, testimonia l’impegno di Ineos verso l’azzeramento delle emissioni. Ineos produce 400.000 tonnellate di idrogeno all’anno e si impegna a farne un carburante chiave per il futuro. Questo veicolo dimostra che la tecnologia è pronta, ma ciò che ci occorre è il sostegno da parte dei responsabili politici affinché sia fornita l’infrastruttura necessaria per la prossima generazione di veicoli a idrogenoì».