Decorso il termine del 31.12.2022 le agevolazioni per i beni immateriali 4.0 saranno declinate come segue:
- 2023 è prevista un’agevolazione solo del 20%
- 2024 è prevista un’agevolazione solo del 15%
- 2025 è prevista un’agevolazione solo del 10%
Chi può accedere?
Cosa deve fare l’azienda per accedere al piano transizione 4.0?
- L’impresa dovrà conservare, pena revoca beneficio, la documentazione che dimostri l’effettivo sostenimento della spesa e la corretta determinazione dei costi agevolabili.
- Indicare in fatture e documenti relativi all’acquisto dei beni agevolati espresso riferimento alle disposizioni agevolative (anche nei ddt ma non nei verbali di collaudo o interconnessione)
- Produrre una perizia tecnica asseverata rilasciata da ingegnere o perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli nell’elenco di cui all’Allegato B alla legge di bilancio 2017 e che sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura
- Per i beni con costo unitario di acquisizione non superiore ai 300.000 € l’onere di perizia può essere adempiuto attraverso dichiarazione del legale rappresentante (ai sensi del DPR 445/2000)
- Le imprese che si avvalgono del credito d’imposta devono inviare al Ministero dello sviluppo economico una comunicazione (modello contenuto modalità termini d’invio presenti nel decreto direttoriale del 6/10/2021) tramite pec all’indirizzo benistrumentali4.0@pec.mise.gov.it, la comunicazione deve avvenire entro il 30 novembre 2023 per tutti gli investimenti effettuati nell’anno 2022; l’obiettivo della comunicazione è fornire al Ministero tutte le informazioni necessarie a valutare andamento, diffusione ed efficacia delle misure