Credito d’imposta 2024 – Software 4.0

Scopri le novità sul credito d'imposta 4.0 per il 2024

Scopri le novità sul credito d’imposta 4.0 per il 2024

Per il 2024, non sono stati confermati né il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi “ordinari” né quello per la formazione 4.0. Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali 4.0 è rimasto invariato rispetto alla Legge di Bilancio 2024, mantenendo le aliquote ridotte per gli investimenti in beni immateriali indicati nell’allegato B della Legge 232/2016.

 

Cosa succede quindi nel 2024?

Il credito d’imposta concesso varia a seconda delle diverse categorie di beni:

  1. Beni strumentali inclusi nell’Allegato A della Legge n. 232/2016
  2. Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati elencati nell’Allegato B della Legge 232/2016, integrato dall’articolo 1, comma 32, della Legge 205/2017.

Di conseguenza, la misura del credito d’imposta è la seguente:

  • Il 20% dei costi ammissibili per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • Il 10% dei costi ammissibili per gli investimenti tra 2,5 milioni di euro e 10 milioni di euro;
  • Il 5% dei costi ammissibili per gli investimenti tra 10 milioni di euro e 20 milioni di euro;
  • Il 5% dei costi ammissibili per gli investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro, se rientranti nel PNRR e finalizzati alla transizione individuata con Decreto Ministeriale.

Per gli investimenti in beni immateriali tecnologicamente avanzati (Allegato B), le aliquote diminuiscono di 5 punti percentuali per ogni anno a partire dal 2024 rispetto ai livelli fino al 2023:

  • Per il 2024, il credito d’imposta riconosciuto scende al 15% dell’investimento, con un massimo di 1 milione di euro di costi ammissibili;
  • Per il 2025, mantenendo il massimo già indicato per il 2024, la percentuale scende al 10% del costo dei beni agevolabili.

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A che condizione sono agevolabili i beni?

I progetti potranno essere realizzati sino al 30 giugno dell’anno successivo, a patto che entro il 31 dicembre dell’anno in corso l’ordine il fornitore abbia accettato i progetti e siano stato pagato almeno il 20% del costo del bene.

La fruizione del credito di imposta può avvenire a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione dei beni al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, in compensazione in cinque quote annuali di pari importo ridotte a tre per gli investimenti in beni immateriali.

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